A Parigi nel 1482 giungono degli zingari, che si insediano in un quartiere detto la “Corte dei miracoli”. Capo del gruppo è Clopin. Gli zingari mantengono un’impressione di legalità grazie agli spettacoli di magia allestiti per la popolazione, ma in realtà i loro veri guadagni provengono da furti e omicidi. L’unica a distanziarsi da queste usanze è una bellissima zingara di nome Esmeralda, che danza sulla piazza di Notre-Dame. Altro protagonista delle vicende è il gobbo Quasimodo, un giovane deforme di origine zingara; egli è il campanaro della cattedrale, tanto che è divenuto sordomuto per l’incessante rumore cui è esposto. A causa del suo aspetto ripugnante, Quasimodo è disprezzato da tutti. L’unica persona con cui Quasimodo ha rapporti è l’arcidiacono, Monsignor Frollo, l’uomo che l’ha accolto e cresciuto dopo che i suoi genitori l’hanno abbandonato a quattro anni a causa della sua deformità.
Frollo, nonostante la sua carica ecclesiastica, si innamora follemente di Esmeralda, tanto da ordinare a Quasimodo di rapire la ragazza. Il piano viene però mandato all’aria da Febo de Châteaupers, capitano delle guardie, di cui Esmeralda si innamora a prima vista. Pur provando un forte sentimento per Febo, Esmeralda si lega a Pierre Gringoire, un poeta parigino che rischia l’impiccagione dopo essersi introdotto nel campo degli zingari. Per salvarlo dalla pena capitale, decisa dallo spietato Clopin, la protagonista sposa Pierre, pur senza nutrire reali sentimenti per lui. Come punizione per il tentativo di rapimento, Quasimodo viene invece fustigato e messo alla gogna in pubblico; la scena induce Esmeralda alla pietà e a portare un po’ d’acqua al campanaro, che si innamora di lei.
Febo decide di conquistare Esmeralda. Perciò approfittando dei sentimenti della ragazza, le da appuntamento in una locanda di dubbia moralità. Travolto dalla gelosia, Frollo pugnala Febo alle spalle. Frollo poi fugge, abbandonando Esmeralda col corpo della guardia, apparentemente morta. La zingara, che non ha visto in viso l’arcidiacono, grazie all'intervento di Frollo, viene condannata all'impiccagione per tentato omicidio e per stregoneria.
Intanto Frollo osserva l’esecuzione dall’alto di Notre Dame; Quasimodo, sentendo l’uomo ridere mentre Esmeralda muore, lo uccide. Mentre Febo, ripresosi dalla pugnalata, combina un matrimonio di convenienza con Fiordaliso.
Il cadavere di Esmeralda viene gettato nelle fosse comuni. Quasimodo si sdraia accanto a lei e si lascia morire al suo fianco.